Contrattazione di Valore
- Paolo Pavia
- Apr 5, 2022
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E' usuale sentire affermare che il punto di mediazione in una negoziazione sia quello nel quale ognuna delle Parti ha trovato parziale soddisfazione ed insoddisfazione.
Molto raramente si afferma che la mediazione raggiunta abbia soddisfatto in pieno gli interessi di Tutti.
Quando poi si trasferiscono questi concetti nell'alveo delle relazioni industriali spesso la strategia di negoziazione è: "richiedo moltissimo per ottenere un minimo sotto al quale non si scende" - e " offro poco per spendere un massimo sopra al quale non si va"
Mi sono sempre chiesto se questo tipo di contrattazione crei del Valore, della Ricchezza oppure se non si sia difronte ad una negoziazione al Ribasso.
Molti Colleghi affermano che il Sindacato chiede tanto per chiudere a meno e che in fondo, portare a conclusione una negoziazione risparmiando sul budget ricevuto è un obiettivo "personale" che potrà essere ricordato alla Parte rappresentata.
Ebbene non è forse questa una negoziazione al Ribasso? Si è speso di meno rispetto al budget, si è avuto di meno rispetto al target dichiarato.
Il punto è: cosa si è ottenuto?
I risultati delle relazioni industriali sono sotto gli occhi di tutti. Da una parte i rappresentati/ Lavoratori che non esitano a criticare l'agire Sindacale. Dall'altro i rappresentati/Imprese che in sede di associazione datoriale di categoria lamentano l'assenza di riforme imputando (a seconda del periodo storico) la responsabilità al Governo/Parlamento ovvero a Controparte.
A mio avviso occorre avere l'orgoglio ( inteso come risultato del proprio agire) di praticare contrattazioni di valore: AL RIALZO:
PIU' DEL BUDGET - PIU' DELLE RICHIESTE MINIME
Ovviamente per avere di più si deve essere disposti a dare di più: ma a Chi?
L'esperienza mi ha insegnato che se all'Impresa derivano risultati maggiori derivanti da obiettivi più qualificati, vi è disponibilità ad aumentare il budget.
Parimenti, se ai Lavoratori derivano vantaggi maggiori vi è analoga disponibilità.
Occorre avere quindi il coraggio, mentre si aspettano le auspicate riforme o il cambio di atteggiamento, di praticare tutte le vie possibili (ad esempio gli accordi di prossimità) con l'auspicata ragionevolezza di trovare Rappresentati che sapranno condividere ed apprezzare il VALORE raggiunto nella contrattazione.
Abbandonando il concetto degli interessi contrapposti e praticando quello dei vantaggi condivisi necessari perché vi sia sviluppo economico e sociale
Cordialmente.

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